CON AVON CONTRO IL TUMORE AL SENO
La Breast Cancer Crusade è stata lanciata da Avon nel 1992 con un grande obiettivo: realizzare una raccolta fondi mai vista prima.
Con 160.000 presentatrici e circa 8 milioni di clienti, Avon si sente profondamente in dovere di scendere in campo e di agire direttamente sia raccogliendo fondi sia contribuendo a diffondere tra le donne la conoscenza e la consapevolezza riguardo la malattia. Un coinvolgimento in linea con i la Visione e i Valori sui quali si fonda Avon, un'azienda orientata a diventare la numero uno per la salute e il benessere delle donne.
Il sostegno di Avon alla ricerca contro i tumori femminili si esprime con la famosa "Avon breast cancer crusade", la crociata di cui e’ fondatrice. Il 10 ottobre del 2000 e’ stato proclamato "Avon breast cancer crusade day" dal sindaco di New York Giuliani con la storica iniziativa di dipingere di rosa una via del centro di New York.
Nel 2000 Avon con il suo il fondo mondiale per la salute delle donne ha superato il suo obiettivo ed e’ riuscita a raccogliere più di 150 milioni di dollari ( circa 300 Miliardi di lire). Ma l’impegno di Avon continua: nel 2001 in Campagna di Natale Avon ha devoluto, per ogni prodotto venduto, 100 lire a favore della Lega Italiana per la lotta contro i tumori.
Nel 2002 Avon Breast Cancer Crusade compie 10 anni: un compleanno festeggiato con più di 190 milioni di dollari raccolti dallo staff e dalle Presentatrici Avon in tutto il mondo.
Le ragioni che hanno spinto Avon ad impegnarsi nella raccolta di fondi sono le stesse che dovrebbero coinvolgere tutti nel dare il proprio sostegno alla ricerca:
• una donna su nove corre il rischio di essere colpita da tumore al seno durante la propria vita
• l'aumento dei casi diagnosticati in tempo e il miglioramento dei trattamenti negli ultimi dieci anni hanno permesso una diminuzione del numero delle donne che perdono la vita a causa del tumore al seno
• una migliore consapevolezza della malattia e una diagnosi preventiva salvano vite
• le donne vogliono sapere ciò che possono fare per prevenire il tumore al seno
• la soluzione per una cura efficace è nella ricerca. La ricerca ha bisogno di tempo e di fondi.
Una delle iniziative di quest’anno prevedeva che per ogni stilo labbra effetto lucido acquistato al prezzo di soli 4 euro, Avon devolveva 2,50 euro alla Lega italiana per la lotta contro i tumori.
AVON E ANDY WARHOL PER LA RICERCA SUL CANCRO
Si chiama "American Beauty" la mostra di dieci opere inedite di Andy Warhol, dieci ritratti di donne americane indimenticabili, da Liza Minnelli a Peggy Guggenheim, per la prima volta in Italia, inaugurata in questi giorni a Palazzo Brivio Sforza a Milano, dove rimarrà aperta fino al 9 novembre. Sponsor ufficiale della rassegna è Avon Cosmetics, multinazionale della cosmesi. Il catalogo della mostra, finanziato sempre dalla Avon, viene venduto al prezzo di 15 euro; il ricavato verrà sommato ai 102 mila euro devoluti in questi giorni dalla multinazionale all’Istituto Oncologico Europeo per finanziare un innovativo progetto di ricerca per la diagnosi precoce del tumore al seno.
La mostra è stata presentata in anteprima a Milano alla Sala Sironi, in occasione del Day of Commitment. Una ricorrenza creata da Avon che è stata celebrata contemporaneamente in 47 paesi del mondo con lo scopo di sensibilizzare l'attenzione verso la ricerca sul tumore al seno. Avon è infatti l'azienda che devolve più soldi alla ricerca contro il tumore al seno: dal 2000 al 2002 sono stati devoluti 140 milioni di dollari in 30 paesi nel mondo.
Avon Italia ha scelto Andy Warhol e questo eccezionale evento artistico per celebrare il Day of Commitment e continuare così una campagna che lo scorso anno ha permesso di raccogliere nel nostro paese ben 67.471 euro e quest'anno più di 117.000 per la ricerca e la prevenzione dei tumori.
La Prevenzione del Tumore al Seno
Il tumore della mammella è il tumore maligno più frequente nella donna, soprattutto nei paesi industrializzati.
La stragrande maggioranza dei tumori della mammella è costituita dai carcinomi. La distinzione più importante è quella fra carcinoma invasivo (capace di infiltrare i tessuti circostanti e di andare in circolo, diffondersi, dare metastasi) e carcinoma in situ (malattia non ancora in grado di infiltrare e quindi di dare origine a metastasi).
In Italia si ammalano ogni anno circa 30.000 donne e 12.000 muoiono per carcinoma della mammella diagnosticato e trattato nel passato.
Negli ultimi anni si è registrato un aumento dei casi di carcinoma della mammella e, se tale tendenza proseguirà, prossimamente si prevede circa un milione di nuovi casi ogni anno in tutto il mondo.
Tuttavia si inizia a registrare nei paesi industrializzati una tendenza alla riduzione della mortalità dovuta alla diagnosi precoce e al miglioramento delle terapie. Questa tendenza indica che è molto importante rafforzare le strategie di diagnosi precoce e prevenzione, dando anche facilità di accesso a cure efficaci, e consentendo un equo trattamento a livello nazionale.
I SEGNI PER SOSPETTARE IL TUMORE
Nella larga maggioranza dei casi il tumore della mammella si presenta alla donna o al medico come un nodulo duro alla palpazione. Ogni nodulo che compare dopo i 30 anni deve essere considerato dubbio.
Sempre più spesso è il radiologo durante una mammografia o una ecografia eseguita per diagnosi precoce a vedere un tumore non palpabile. Sono i veri casi iniziali, che guariscono quasi al 100%.
Altri segni rari devono essere considerati:
retrazione della pelle, arrossamenti localizzati o diffusi, retrazione o cambiamento del capezzolo, secrezione ematica o sierosa abbondante dal capezzolo, aumento delle dimensioni di un linfonodo all'ascella.
In genere un tumore iniziale della mammella non provoca dolore.
Se si nota qualsiasi cambiamento del normale aspetto o sensazione del seno è necessario:
Affrontare il problema, rivolgendosi al proprio medico di famiglia.
Far controllare il seno da uno specialista, discutere con lui e seguirne i consigli.
Sentire una seconda opinione se non si è rimasti soddisfatti della prima
Terminologia delle cure del tumore al seno
L'Ormonoterapia: utilizza dei farmaci in grado di bloccare la stimolazione delle eventuali cellule tumorali presenti nell'organismo, da parte degli ormoni. Questo è vero soprattutto nei tumori che contengono i cosiddetti "recettori ormonali". Il farmaco più utilizzato è il tamoxifen. Esso viene utilizzato da molti anni perché riduce sensibilmente il pericolo di metastasi.
La Chemioterapia: consiste nella somministrazione di farmaci che distruggono, con un'attività tossica selettiva, le cellule tumorali . Sono tanto più efficaci quanto più è elevata la proliferazione cellulare e per questo possono purtroppo danneggiare anche i tessuti normali attivamente proliferanti (midollo osseo, cellule intestinali, bulbo capillifero, ecc.).
Le Terapie immunologiche si valgono dei cosiddetti "anticorpi monoclonali" che attaccano cellule tumorali con caratteristiche biomolecolari specifiche.
Tutto ciò però riguarda un tumore già presente.
PREVENIRE IL TUMORE AL SENO
PREVENIRE E' PROTEGGERE
Oggi la donna, posta nelle condizioni di poter essere correttamente informata, risulta vincente nei confronti del tumore della mammella...ed in maniera gratificante, grazie soprattutto alle sofisticate tecnologie chirurgiche, sempre più nobilmente conservative, ideate dal prof. Umberto Veronesi,
I principali fattori di rischio.
Il più importante fattore di rischio per il carcinoma della mammella è l'età. Il rischio di ammalarsi aumenta con il passare degli anni e in caso di:
Familiarità per tumore della mammella e dell'ovaio (parente di primo grado);
Nessuna gravidanza (o prima gravidanza oltre i 30 anni);
Prima mestruazione in età precoce (prima degli 11 anni) e/o menopausa tardiva (oltre i 55 anni);
Obesità (dopo la menopausa);
Restano ancora incerte le influenze di alcuni fattori come l'alimentazione. Gli studi effettuati in tutto il mondo negli ultimi anni hanno permesso di chiarire meglio il ruolo della terapia ormonale sostitutiva (cioè di quei farmaci ormonali utilizzati da moltissime donne dopo la menopausa per alleviare i sintomi e diminuire le complicazioni legate proprio a questa particolare fase della vita - primo fra tutte l'osteoporosi): gli ormoni aumentano solo di poco il rischio e solo dopo un uso prolungato.
Un settore nuovo è la farmacoprevenzione, cioè il tentativo di prevenire la comparsa del tumore attraverso la somministrazione di sostanze che contengono elementi naturali o di sintesi in grado di ridurre il rischio di malattia.
Iniziata negli anni '90 i primi risultati sembrano confermare che:
- la farmacoprevenzione agisce efficacemente nel ridurre le possibilità di comparsa del tumore al seno;
- è possibile eliminare o ridurre al minimo gli effetti collaterali legati all'assunzione dei farmaci protettivi